Forte di Bard: arte, fotografia e scienza

Golden Age

Il Secolo d’oro della pittura olandese e fiamminga è protagonista della mostra-evento che apre la stagione espositiva invernale 2015/2016 del Forte di Bard. Dal 5 dicembre 2015 al 5 giugno 2016 saranno esposti 114 dipinti.

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Il nucleo più cospicuo è stato concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein.

Ogni genere di questa importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico, Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia.

Tra i capolavori, troviamo poi il genere dei ‘banchetti’ (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren), le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael.

Grande risalto è inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti di Utrecht e del barocco fiammingo.
Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da Brescia.

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