Forte di Bard: arte, fotografia e scienza

Esposta nella mostra L’Aquila, la Bolla del Perdono

I rappresentanti del Comitato Perdonanza celestiniana dell’Aquila, Massimo Alesii e Giovanna Di Matteo, hanno consegnato all’assessore al Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali della Regione Valle d’Aosta Laurent Viérin e alla presidente dell’associazione Forte di Bard, Ornella Badery, copia fotografica della Bolla del Perdono (foto).
Il Documento è ora esposto sino al 17 novembre 2019 nella mostra L’Aquila – Tesori d’arte tra XIII e XVI secolo, in corso al Forte di Bard nell’ambito del Decennale del terremoto 2009-2019.

L’iniziativa si inquadra nelle attività di promozione della Perdonanza Celestiniana. La 725esima edizione dell’evento si terrà dal 23 al 29 agosto nella Città dell’Aquila. Pace, solidarietà e riconciliazione sono i concetti cardine della Bolla del Perdono per quanti, confessati e sinceramente pentiti, a 725 anni dalla sua istituzione da parte di Papa Celestino V nel 1294, ricevono l’indulgenza plenaria attraversando la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Il nome Perdonanza deriva dalla Bolla del Perdono, custodita nella cappella blindata della Torre civica del Palazzo Comunale fino al terremoto del 2009. Gli antichi statuti civici vollero che fosse proprio l’autorità civica, in nome del popolo, a indire la Festa del Perdono nel rispetto della volontà papale.
È ancora oggi il sindaco del capoluogo abruzzese a leggere il testo del Pontefice poco prima dell’apertura della Porta Santa da parte di un Cardinale designato dalla Santa Sede e dopo che il tradizionale Corteo Storico con oltre mille figuranti avrà accompagnato il sacro documento nelle mani della Dama della Bolla e le spoglie del santo, dal cuore della città antica fino alla soglia della basilica.