Non può passare inosservata la fontana, che si trova incassata sotto l’arco di fronte a Casa Challant. Restaurata di recente, presenta sul lastrone principale la data 1598-27 che è la stessa incisa sulla colonna monolitica adiacente, alta 1,70 m e con in cima un “mascherone”. Tutto lascia pensare che i tre elementi fossero parte di un’unica fontana, che si trovava probabilmente dove ora è rimasta la colonna e che per parecchio tempo è stata erroneamente considerata il pilori, cioè la Colonna infame a cui venivano legati i condannati alla fustigazione.
IL BORGO di Bard
Una borgata medievale perla di arte e storia
Nel 1800 Napoleone ne fece il teatro di un lungo storico assedio; nei ricordi del giovane Stendhal, che dell’Armée di Napoleone aveva fatto parte, è luogo del suo battesimo del fuoco; Camillo Benso Conte di Cavour vi soggiornò durante la giovinezza, prima di decidere di abbandonare la carriera militare per quella politica.
Il borgo di Bard – un autentico concentrato di testimonianze storiche in poco più di 3 km quadri di superficie e per una popolazione di circa 100 abitanti – è inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia. Tipico villaggio di attraversamento nato lungo la strada romana, si presenta oggi nel suo assetto urbano medievale pressoché intatto. L’avvicinamento dal lato meridionale lungo l’antico tracciato della via delle Gallie si svolge in un paesaggio caratterizzato da un lato dai vigneti terrazzati alternati alle balze strapiombanti in parte utilizzate come palestra d’arrampicata, e dall’altro, dalle rocce montonate che precedono la rocca del Forte con gli evidenti segni di epoca glaciale (le Marmitte dei Giganti) e di epoca preistorica.
Il percorso lungo la via principale – sotto cui scorre in parte, l’antico canale della Furiana, realizzato dai Romani e ancora oggi in uso – conserva pregevoli edifici residenziali del XV-XVI secolo, alcuni dei quali restaurati e oggi sedi di attività commerciali – costruiti sugli antichi muri romani, ancora visibili in alcune cantine.
Di particolare interesse sono Casa Challant, situata nella piazzetta centrale del Borgo; Casa Valperga, sulla cui facciata è presente un’elegante bifora, ora tamponata, affiancata da due finestre a crociera; Casa Urbano, sede dell’antico mulino; la cosiddetta Casa Ciuca, in cui si può ammirare un bell’esempio di ‘viret’, un’ardita scala a chiocciola dai gradini che si aprono a ventaglio intorno a un’asse centrale; l’elegante Palazzo Nicole, settecentesco, residenza degli ultimi conti di Bard, sulla cui facciata si notano ancora i fori dei proiettili dell’assedio del 1800.
Percorrendo la via centrale del borgo si può respirare un’autentica atmosfera d’altri tempi, che diventa ancora più suggestiva nel corso di manifestazioni ed eventi organizzati durante l’arco dell’anno: i presepi che illuminano nelle notti di dicembre l’intera via, le sfilate in costume medievale in coincidenza delle festività di ferragosto o durante il Marché au Fort, la sagra enogastronomica che si tiene ogni anno la seconda domenica del mese di ottobre.
Accanto a Bard si sviluppa il centro abitato di Hône, da scoprire con le sue aree verdi attrezzate per famiglie e con il suo caratteristico borgo dominato dal campanile della chiesa parrocchiale di San Giorgio che ospita un piccolo museo di arte sacra.
EDIFICI MONUMENTALI del borgo
Casa Challant
Il nome della casa fa presumere che vi sia vissuto il Conte Filiberto di Challant, Castellano di Bard dal 1487 al 1517, nipote del Priore Giorgio di Challant, noto per aver fatto realizzare il bellissimo castello di Issogne. Da qui le evidenti analogie architettoniche e decorative tra i due edifici.
La facciata si apre su una piccola piazzetta con finestre in pietra e significativi affreschi, da qualche anno riportati alla luce. Sul lato verso la strada, alla casa si appoggia un’arcata, al centro della quale si trova una finestra a crociera con decorazione a cordonatura. Al primo piano, l’elegante salone in cui spicca un ricco soffitto a cassettoni con decorazioni affini a quelle del castello sopracitato.
Oggi edificio di proprietà privata è stato, dal 2000 al 2005, sede del Centro Visitatori Infobard, e si propone attualmente come luogo per mostre temporanee.
Casa del Vescovo
Salendo lungo la via, poco dopo Casa Challant, si trova la cosiddetta “Casa del Vescovo”. Non vi sono certezze, ma considerando lo stretto legame esistente tra il giovane Filiberto di Challant e il Priore Giorgio, nulla ci impedisce di credere che quest’ultimo possedesse a sua volta una dimora nel borgo di Bard degna del suo rango. Altra ipotesi, forse molto più romanzata, vorrebbe identificare tale edificio quale residenza “obbligata” di un Vescovo di Alba, mandato in esilio a Bard nei primi anni del ‘700.
Casa della Meridiana
Di fronte alla Casa del Vescovo si trova un edificio recentemente restaurato e adibito dall’Amministrazione Comunale ad uso abitativo e commerciale, che presenta l’unica meridiana del borgo, da cui il nome.
L’antica fontana
Casa Valperga
Abitata da Flaminio Valperga, governatore del presidio del Forte all’inizio del XVI secolo, è ancora oggi facilmente riconoscibile grazie alla facciata decorata da una bifora (oggi chiusa), affiancata da due finestre a crociera. Ancora abbastanza evidenti vari stemmi nobiliari, tra cui appunto, quello della Famiglia Valperga. Di proprietà privata, non è visitabile.
Casa Ciuca
Anch’essa inserita nel progetto di recupero del Forte, è oggi adibita a bar ristorante. Il nome Ciuca, che significa l’ubriaca, deriva dal fatto che prima del recupero era considerata “instabile”; al suo interno si può ammirare un magnifico viret (scala a chiocciola interamente in pietra con un unico asse centrale) che ci testimonia la cura e la raffinatezza di un tempo.
Casa Urbano
Un tempo sede dell’antico mulino, è stata restaurata nell’ambito del progetto di recupero del Forte ed è destinata ad uso abitativo e commerciale. Molto ben visibili sulla sua facciata lo stemma sabaudo, greche e decorazioni di un colore rosso vivo.
Palazzo Nicole
Non è tra i più antichi, ma ricca e importante è la sua storia. I Nicole, succeduti ai probabili De Jordanis, Ricarand e D’Albard, realizzarono l’appartamento di rappresentanza al primo piano quando vennero investiti a Conti di Bard nel 1774. Si tratta di fatto dell’ultima famiglia nobile di Bard che vi abitò fino alla scomparsa dell’ultimo esponente, Giovanni Battista Felice, che vi morì nel 1849. In seguito, fu a lungo la residenza del Governatore della Piazzaforte per poi essere acquistata tra agli inizi del XX secolo da due famiglie di nome Jacquemet, che vi abitano tuttora.
Sulla facciata si aprono due ingressi, uno carrabile, che porta ad uno scalone con volta a crociera, e l’altro ad uso delle persone, coronato da un arco a tutto sesto. La parte ovest si presenta come una torre quadrata sulla cima della quale si trova una finestra quadrilobata che dà luce alla Cappella barocca, ancora adorna di affreschi dai ricchi colori, risalenti alla seconda metà del ‘700 e realizzati da Giovanni Antonio da Biella. Ben evidenti ancora oggi, sulla parete che sovrasta l’arco, i segni dei proiettili la cui presenza ci ricorda la resistenza all’assedio di Napoleone del 1800.